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CAIVANO. Crisi. Neanche il guru col mantello ci è riuscito. Al Sindaco resta da fare una sola cosa

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CAIVANO – Ancora fumata nera dagli incontri bilaterali effettuati ieri in via Don Minzoni. “Noi Campani”, ieri pomeriggio, più determinato che mai ha ribadito al Sindaco Enzo Falco le proprie richieste legittimate dal numero che esprime in aula, ossia cinque consiglieri, grazie all’aggiunta di pochi giorni fa della Consigliera Giovanna Palmiero e Raffaele Del Gaudio.

La richiesta dei mastelliani caivanesi è sempre la stessa, loro vogliono che in giunta siano rappresentati da due assessori di cui uno di questi dovrà ricoprire anche la carica di vicesindaco. Legittima e condivisibile la loro richiesta visto che ad oggi loro rappresenteranno il gruppo più numeroso della maggioranza poiché lasciare la carica di vicesindaco nelle mani del PD – tra l’altro rappresentata da un assessore fallimentare che in quanto a sicurezza sanitaria e opportunità perse ne ha raccolte fin troppe – sarebbe ingiusto nei confronti dei caivanesi.

Finiti gli incontri bilaterali, ovviamente che avevano lo scopo inutile di informare il resto dei partiti sulle richieste avanzate dal gruppo “Noi Campani”, il Sindaco non riesce a trovare la quadra, così verso il tardo pomeriggio fa capolino al Comune, colui che dovrebbe risolvere la questione, l’uomo ombra di quest’amministrazione Mimmo Semplice, il deus ex machina della sindacatura Enzo Falco.

Ma, ahimé, neanche il politico col mantello è riuscito a trovare gli equilibri giusti, eppure fino al 2006 toccare certe corde funzionava, evidentemente nel corso della storia, qualcosa sarà cambiato, e menomale, aggiungerei.

Intanto da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, gli unici ad essere d’accordo con le richieste legittime dei mastelliani sono quelli del PD, che nei fatti non perderebbero nulla, forse neanche la carica di vicesindaco. E sulla ufficialità di questa posizione, ovviamente, non ci metterei la mano sul fuoco perché il PD ci ha già fin troppo abituati alle interlocuzioni parallele, mentre Italia Viva e i partiti minori, compreso Orgoglio Campano, sono per il non guastare gli equilibri, quali? Non si sa!

Ovviamente partiti come Articolo1 e M5S non possono non cercare di far restare la situazione immutata visto che in un ipotetico rimpasto, se Italia Viva e Orgoglio Campano, si accodano alla conta dei numeri, i primi a rimetterci le poltrone saranno proprio loro.

Dal canto suo Italia Viva ha già fatto sapere al Sindaco che se gli verrà tolto l’assessore, visto che il Presidente del Consiglio è una carica elettiva e il primo cittadino ha ribadito a più riprese che non verrà considerata nel rimpasto, non perderanno tempo a passare all’opposizione.

Insomma il braccio di ferro continua e ognuno resta arroccato sulle proprie posizioni, incontri bilaterali o fissare continuamente riunioni di maggioranza, come fatto pure ieri al termine degli incontri, non aiuta a risolvere la crisi. Non so chi suggerisce questi metodi al Sindaco ma così non si caverà un ragno dal buco.

Alla fascia tricolore, non resta da fare che una sola cosa, recarsi al Protocollo e rassegnare le sue dimissioni e senza neanche aprire il cosiddetto “mercato delle vacche”, in quei venti giorni e solo in quei venti giorni, riuscirà a scoprire chi realmente vuole continuare per il bene della poltro… ehm della collettività.

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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